MARIA TARTAGLINO HA SCRITTO DIVERSE OPERE, DALLE QUALI SI PUO' COGLIERE LA SUA

SPIRITUALITA' E IL SUO MISTICISMO .  QUESTE OPERE SONO :

1 )  TRATTATO SULL'UNIONE MISTICA  ( SI TROVA A ROMA, PRESSO IL S.UFFIZIO ) ;

2 )  TRATTATO SUL SACRO CUORE DI GESU' ;

3 )   MESE DI GIUGNO ;

4 )   LETTERE AL PADRE SPIRITUALE DON PLACIDO BOTTI  (  SONO  450  ) ;

5 )   LETTERE A SUOR ELISA PIACENTINO  (  SONO  150  ) ;

6 )   PICCOLO TRATTATO DI VITA INTERIORE ;

7 )   COME EVITARE IL PURGATORIO ;

8 )   POESIE ;

9 )   AUTOBIOGRAFIA ;

IN QUESTA PAGINA, SARANNO INSERITI PENSIERI  E RIVELAZIONI DI MARIA TARTAGLINO, ESTRA-

POLATI DALLE SUE OPERE, CHE DARANNO L'IMMAGINE PIU' REALE DEL SUO MISTICISMO. 

 " L'Eucarestia non è solamente il fine dell'Incarnazione e della Passione del Salvatore ; essa ne è la con-

tinuazione . Sotto la forma di Sacramento, Gesù continua la povertà della Sua nascita, l'obbedienza di

Nazaret, l'umiltà della Sua vita, le umiliazioni della Sua Passione, il Suo stato di vittima sulla Croce. Egli

onora anche la Sua sepoltura nel Suo stato Sacramentale ! Quelle Sante Specie sono come il sudario che

avvolge il Suo corpo immobile ; quel ciborio è la Sua tomba, quel tabernacolo il Suo sepolcro. Soltanto la

gloria della Sua Resurrezione, il trionfo della Sua Ascensione non appaiono sull'altare dell'Amore.....! ".

 

                               Maria  Tartaglino          1 -  6  -  1926

"  La mia vocazione è l'amore ed io voglio amare, amare e soffrire e poi, devo avere il coraggio di dirlo, mo-

rire d'amore. Se non amo Gesù, che cosa faccio quaggiù?  L'amore è gioia, l'amore è pace, l'amore è 

riposo, l'amore è tranquillità, l'amore è fedeltà !  Non è sul Tabor che si formano i veri amanti, ma sul Cal-

vario ; occorre, infatti, parlare poco, faticare molto e soffrire tutto per Gesù. Amore, sacrificio, espiazione !

Si dice che lavorare è pregare ; e non potrebbe dirsi che soffrire è contemplare?  E' l'essere assorti nella

estasi dei dolori di Gesù Crocifisso, poichè, in questa vita, è ai piedi di Gesù Ostia che ci trasformiamo.

L'umanità sacra di Gesù è un fiore misterioso, il cui calice rinchiude la Divinità del Verbo ; è il giglio che tro-

va le sue delizie fra i gigli. E' Gesù, fiore di Nazaret, il re della purezza che respira i profumi della castità e

schiude i fiori nel giardino dei vergini. La preghiera di un'anima afflitta e desolata sale più cara dinnanzi agli

occhi divini ; se l'anima, tanto in pena, poco parla,assai, però, parla, in suo favore, il suo patire e ottiene

qualunque grazia. In una casa, anima sofferente è anima proteggente : la migliore preghiera è la sofferen-

za sopportata cristianamente e offerta a Dio per le anime dei peccatori. La semplicità ha una grande somi-

glianza con l'umiltà, la quale non permette che abbiamo mala opinione di nessun altro che di noi medesimi.

Finchè saremo in questo mondo, sempre cadiamo, ma non dobbiamo avvilirci perchè ciò è fine superbia ;

l'abbattimento ha sempre impedito il bene !  Quando Gesù vuole attirare a Sè un'anima, cosa fa?  Vi pone

il Suo sigillo, e il Suo sigillo è la Croce !  Tutto deve servire da combustibile per il sacro fuoco dell'amore, la

cui fiamma è nel Cielo e il caminetto è sulla terra. Le opere di Dio sono sempre contrariate e non poco ! ":

 

                                                                   Maria Tartaglino       28  -  7  -  1927

 

 

 

 

 

" La migliore preghiera è la sofferenza sopportata cristianamente e offerta a Dio per le anime dei peccatori !

Finchè saremo in questo mondo, sempre cadiamo, ma non bisogna avvilirci poichè questo è superbia fine;

l'abbattimento ha sempre impedito il bene !.

Non è sul Tabor che si formano i veri amanti, ma sul Calvario.  Parlare poco, faticare molto, soffrire tutto

per Gesù !

Quando Gesù vuole attirare un'anima a Sè, cosa fa a questa anima ?  Vi pone il Suo sigillo, e il Suo sigillo

è la Croce !  La preghiera di un'anima afflitta e desolata ascende più cara innanzi agli occhi divini.  Se la

anima, tanto penata, parla poco, assai, però, parla, a suo favore, il suo patire e ottiene qualunque grazia !

In una casa, anima sofferente è anima proteggente.  E' alla culla di Betlemme che noi dobbiamo andare,

se vogliamio assistere alla fondazione della povertà evangelica.... Questa vita povera, cominciata nel Pre-

sepio, doveva terminare sul Calvario ! ":

"  Quando dovevo andare alla lavanderia, procuravo di lavare il meglio possibile, poichè intendevo lavare le

anime dei peccatori nel Preziosissimo Sangue di Gesù.  E quando era inverno e l'acqua era gelata e nessu-

no voleva andare a risciacquare, perchè c'era il ghiaccio nella vasca, io, per amore del mio Gesù, facevo

forza al mio amor proprio e ci andavo. Siccome la mia natura perversa sentiva tanto il freddo, io, allora, per

godere un po' più di quel freddo, tenevo le mani dentro il ghiaccio e dicevo a Gesù che soffrivo volentieri il

freddo in suffragio delle anime del Purgatorio, per estinguerne le fiamme e gli ardori !  Mi sentivo anche de-

vota di quelle anime sante ; pregavo tanto e dicevo migliaia di Requiem. E, poi, avevo fatto un patto con le

anime purganti, ma ne sono stata presto pentita e c'è andato il tutto per ritirarlo. Il patto era questo : sicco-

me io volevo che il Purgatorio fosse vuoto e non ci fosse mai nessuno dentro, così mi raccomandavo, se ci

fosse stata qualche anima che avesse avuto bisogno delle mie meschine preghiere, che fosse venuta da

me senza alcun riguardo, poichè io mi sarei sempre prestata per liberarla, e che, la notte, mi svegliassero

pure, ch'io volevo sempre pregare. Mi sono presa tanta di quella paura che dirla non si può....! ".

"No, no, no, non posso, non posso, o mio dolce Gesù, stare senza di Te : o Tu vieni con me, in terra, o io

con Te, in Cielo !  La tua assenza, o mio Diletto, quanto mi è grave e dolorosa !!  Sento proprio mancarmi

la terra da sotto i piedi, si oscura, per me, il sole, la vita mi vien meno !  Oh, Gesù, Gesù, delizia del mio

cuore, quanto sei bello e amabile ! Mi feristi... mi piagasti... e poi... vuoi lasciarmi abbandonata e sola ? 

Ah, purtroppo che i miei peccati dispiacciono agli occhi tuoi purissimi ; ma tu, intanto, umiliami, mortificami

come e quanto a Te piace, ma lasciarmi,allontanarti da me,privarmi della tua presenza.. mai, o mio Diletto,

unico amore dell'anima mia !!!  Quando ti nascondi ed allontani, o mio Gesù, quali e quante tenebre mi op-

primono, mi schiacciano...! Fugge, dagli occhi, il sonno e dal cuor la gioia, dal labbro il sorriso, dappertutto

non scorgo che ombre dei morte...Quando, poi, ti sveli, ritorna in me la luce, la gioia, il Paradiso...! Non ho

più nessun desiderio ! Oh, mio Gesù, sta sempre con me!  Tesoro mio, tienmi sempre con Te !!  E come

posso vivere senza di Te ?  Oh, beati ed eternamente beati, o mio Gesù, questi che abitano con Te in Pa-

radiso, Ti vedono sempre a faccia svelata, Ti amano con amore perfetto ed eterno... stanno sempre con

Te e, per tutti i secoli, cantano inni di gloria, di gioia, di amore a Te, che sei letizia, gaudio, beatitudine !!!!!

Ed io quando verrò ?  Quando Ti vedrò e Ti possederò ? " .

                                                                               

                                                                        Maria  Tartaglino      16  -  5  -  1925

 

                                                               

 

"  Lavorare quando non si soffre, soffrire quando non si lavora, lavorare anche soffrendo, è il doveroso im-

piego delle ore che Gesù ci concede. Oh, amiamo Gesù finchè abbiamo forza e vita, amiamolo molto di più

ancore e sempre di più ! " .

 

                                                                   Maria Tartaglino         2  -  5  -  1926

"  Non temiamo di dire a Gesù che lo amiamo tanto, anche senza sentirlo ;  questo è il vero modo di forzar-

lo a soccorrerci !  Amiamo la nostra piccolezza e la nostra povertà ; questo piace tanto al caro Gesù, come

pure la nostra speranza cieca nella sua misericordia. Più noi siamo deboli e miserabili e più siamo buoni

alle operazioni dell'amore divino, amore che consuma e trasforma ; però, dobbiamo acconsentire a restare

sempre piccoli, poveri e senza forze ( e questa è la cosa più difficile ) .  Il vero povero di spirito non bisogna

cercarlo in mezzo alle anime grandi ; no, tutt'altro !  Invece, bisogna cercarlo ben lontano, cioè, nella sua

bassezza, nell'annientamento. Restiamo pure ben lontani da tutto quello che luccica, amiamo di non gusta-

re nessuna consolazione.  Allora, noi saremo, veramente, poveri di spirito e Gesù verrà a cercarci per tra-

sformarci in fiamma d'amore.... ! " .

 

                                                               Maria Tartaglino     9  - 6  -  1926

"  Oh, dolcissimo mio Gesù, conserva il Sommo Pontefice...rendilo beato in terra e non permettere che sia

consegnato mai in potere dei suoi nemici. Oh, Cuor del mio Re d'amore, ti raccomando di mostrare la po-

tenza del tuo braccio contro coloro che assalgono la Tua Chiesa. Oh, Cuor di Gesù, abbrevia per la Chiesa

i giorni del pianto e della tribolazione !  E' nel Cuore di Gesù che la Chiesa vive e trionfa ; in questa epoca

qui, la Chiesa è travagliata ed oppressa....un momento e la vedremo essere libera dai flutti del mare tempe-

stoso....! Mentre tutti faranno applauso alle sue glorie, essa ripeterà : "  IL CUORE DI GESU' MI HA SAL-

VATA .  LA CHIESA E' LA SPOSA DEL RE DEI SANTI, E' RICCA DI TANTI PREZIOSI TESORI E, FRA

QUESTI, PRIMEGGIA IL BEL CUOR DI GESU' !! " .

 

                                                       Maria Tartaglino      1  -  3  -  1926

 

"  La santità si acquista mediante la pratica della virtù ;  esercitiamoci, senza interruzione, alla presenza di

Dio, alla purezza d'intenzione, alla mortificazione e alla carità, facciamoci, davvero, violenza....!  Soffrire

con amore, agire  con dolcezza, fare molto...parlar poco, questi sono gli elementi della vita dei santi.......

Per fortuna che abbiamo Gesù che ci dà una mano, ci applica la croce sanguinosa, la quale ci cagiona an-

goscie crudeli, ma ci rende simili a Gesù Crocifisso.  Amiamo Gesù, ma di un amore grande, poichè dall'a-

more scaturisce l'unione con Dio, la quale forma la beltà dell'anima e la sua gloria....! " .

 

                                                                     Maria Tartaglino       22  -  5  - 1926

"  Il mio più grande desiderio sarebbe quello di lasciare sulla terra il solco di un immenso fuoco di amore

divino..... Propongo, con l'aiuto di Gesù e della Celeste Mammina e di S.Giuseppe, di mettere, in ogni mia

azione, quella pienezza di amore che vorrei, per andare al martirio....... ! ".

 

                                                                            Maria Tartaglino      9  -  3  -  1926

"  Oh, mio caro Gesù, io ti prometto di mettermi totalmente nelle tue mani, senza scrutinare ciò che vorrai

disporre di me....!  Nè prendermi pensiero di quanto si dice di me, o si giudica a mio riguardo, di non cerca-

re altro, nelle mie azioni, nei miei pensieri, nelle mie sofferenze, nelle mie parole, che la sola volontà di Dio,

per adempiere la quale intendo fare prontamente qualunque sacrificio. Egli da me richieda, di rinunziare ad

ogni mia soddisfazione propria, non solo, ma oltre ogni consolazione spirituale.... ! " .

 

                                                                       Maria Tartaglino      8  -  6  -  1926

" Ci saranno delle anime, tanto delicate, che diranno :" MA NON E' QUESTA UNA VANA PRESUNZIONE,

SPERARE DI EVITARE IL PURGATORIO, CHE NON E' STATO SFUGGITO DA TANTI SANTI ?".  Io dico

di sì, se l'anima si appoggiasse puramente su sè medesima, sulla sua aspirazione, ma non già, invece, se

quest'anima eccita, in sè stessa,una sincera ed efficace risoluzione di voler essere tutta di Dio, convinta, pe

rò, appieno, di non avere, in ciò, le forze necessarie, tutta compresa della grande e stragrande bontà di Dio

e della Sua onnipotenza e, rivolta a Lui con una semplice e filiale confidenza,dica : " O GESU', DOLCE MIO

AMORE, AIUTAMI TU A METTERE IN PRATICA LA RISOLUZIONE CHE TU STESSO MI METTESTI IN

CUORE, DI ESSERE TUTTA TUA, SCHIVARE PERFINO IL PURGATORIO....": Una così generosa confi-

denza in Dio non può non essere grandemente accettata e però gradita a  Dio stesso, più conforme al gu-

sto del suo benefico cuore, e quindi capace di ottenere all'anima i più copiosi favori per arrivare felicemente

ad avere ciò che essa confida nella sua aspirazione. Ma queste care anime potrebbero anche dire :" MA

COME PUO' QUESTO AVVENIRE SE, DA UNA PARTE, E' INFINITA LA GIUSTA ESIGENZA DI DIO NEL

NON TOLLERARE AL SUO COSPETTO NESSUN DIFETTO E, DALL'ALTRA PARTE, SI SA CHE E' AN-

CHE INCONTESTABILE L'UMANA FRAGILITA', CHE E' SEMPRE SOGGETTA A MILLE IMPERFEZIO-

NI ? ":  Io dico, per quello che ho capito, che questo è solo possibile per mezzo della perfetta ed intensa

carità !!  E,difatti, non è forse vero essere parola di Dio, che la carità toglie la moltitudine dei peccati ? Nel-

la Chiesa si diedero sempre, e si danno, esempi tali di carità così perfetta ed efficace, nei quali tante per-

sone, che, per il passato, si trovarono immerse in ogni sorta d'iniquità e, poi, in forza di tali atti di perfettis-

sima carità e contrizione, colti anche improvvisamente dalla morte,passarono immediatamente alla visione

di Dio, senza neppure toccare le fiamme del Purgatorio ":

"  Dobbiamo avere una assidua e diligente cura di reprimere, del tutto, in noi, ogni senso di amor proprio,

che è il solo e vero nostro nemico, ostacolo insormontabile al puro amor di Dio.  Anzi, in questo sta, vera-

mente, la chiave di riuscire, o no, al perfetto amor di Dio e, così, conseguire, o no, il primo effetto dell'aspi-

razione dell'anima, se, cioè, noi arriveremo, o no, a sradicare dal nostro cuore ogni più piccola fibra dello

amor proprio, ogni ricerca di soddisfazione che possiamo provare nell'amare qualunque cosa che non sia

in vista di Dio !  Verità assoluta è che, fino a tanto che si troverà, in noi, un filo, anche sottile, di amor pro-

prio, non entreremo mai in Paradiso !  Stia lontano da noi il curar le lodi e le compiacenze di qualunque

genere, sia in ogni nostro pensiero, parola od opera, chè, anzi, tolta l'offesa che altri farebbe a Dio se ci

insultassero o ci facessero dei torti, in tutti i modi noi dovremmo studiarci di  giungere sino ad essere con-

tenti di venire dimenticati, derisi e disprezzati da tutti.  Non ci deve sembrare strano ; infatti, non è, forse,

vero che noi, considerandoci quali siamo da noi stessi, dobbiamo confessare di essere un nulla, perchè,

se anche siamo qualcosa e se abbiamo delle buone qualità, e se anche occupassimo posti distinti, ciò è

solo tutto per la bontà di Dio, che ci ha creati e che ci ha impartiti quei doni ?  Ma noi, proprio noi, siamo

sempre un nulla !  Di più, se noi abbiamo, anche una volta sola, peccato gravemente, non è forse vero che

allora ci siamo ridotti ad una condizione peggiore del nulla ?  Se, infatti, il nulla, come nulla, non ha nessun

diritto di essere rispettato, non ha neppure il dovere di venir conculcato o maledetto da nessuno ; ma noi,

invece, come peccatori, ribelli alla somma Maestà di Dio, siamo diventati peggiori dei dèmoni stessi per il

grande abuso delle grazie, meritevoli di essre conculcati da tutte le creature !  ".

"  Attenzione a non peccare di superbia, come fece Lucifero ; non dobbiamo, per nulla, fuggire le umiliazioni

e i disprezzi degli uomini. Aspirando, poi, a divenire veramente virtuosi, dobbiamo, anzitutto, amare sempre

la verità, quindi, essere negletti dagli uomini e, perfino, calpestati ; dobbiamo avvamparci di sdegno contro

noi stessi e non lasciar passare che, mai, la superbia regni in noi !  Anzi, dobbiamo farci così bassi e piccini

che tutti ci possano passare sopra coi piedi.....!  Ora, che abbiamo da lamentarci ? Che possiamo dire a chi

rimprovera noi, i quali, tante volte, abbiamo offeso Dio e, così facendo, abbiamo meritato l'Inferno ?  Ma

non perdiamoci di coraggio, che Dio ci guarda con occhio pietoso, perchè è stata preziosa l'anima nostra

davanti a Lui !  Ciò perchè noi conoscessimo il suo grande amore e vivessimo sempre grati e riconoscenti

ai suoi benefìzi, affinchè ci diamo a vera soggezione e umiltà e ci comportiamo in pazienza nel vederci di-

sprezzati !